Come Gomorra è diventato Gomorra?

Eva Skabar, Giovanna Giordano

“Prima che il libro esista materialmente è l’autore ad avere lo scettro e a dominare la sua materia. Una volta scritto, l’impressione è che sia lui, il libro, a dominare.”

È così che Roberto Saviano descrive il processo di realizzazione del suo libro, ‘Gomorra’. Romanzo d’inchiesta analizzato da Simone Del Latte nel suo saggio ‘Dalle voci di Scampia al racconto di Saviano’, che sarà presentato martedì 26 novembre dagli studenti del corso di Letteratura italiana contemporanea e sistema editoriale. La presentazione si svolgerà in Aula Ferrari all’Università di Parma alle ore 17.30, a seguito di un seminario sull’editing letterario.

Nel 2006 ‘Gomorra’ arriva sugli scaffali delle librerie italiane. Ma cos’era successo prima? Com’è avvenuto il processo di realizzazione del romanzo? E com’è stato l’incontro tra Savino e la Mondadori? Ce lo racconta Simone Del Latte, un ragazzo di ventisei anni che ha tentato di ricostruire la genesi editoriale del romanzo che ha appassionato 10 milioni di lettori nel mondo. “Il focus del mio saggio – spiega l’ex studente dell’Università di Parma – è proprio il rapporto di negoziazione sul testo che c’è stato tra Saviano e gli editori.” Un rapporto che nasce quasi per caso: Roberto Saviano, all’epoca esordiente, si diletta a scrivere per il blog letterario ‘Nazione Indiana’ e viene scoperto da Helena Janiczek, collaboratrice della Mondadori. Il comitato editoriale, però, non si dimostra subito interessato a una possibile pubblicazione. Fatta eccezione per Edoardo Brugnatelli, all’epoca direttore della collana ‘Strade blu’, raccolta di scritture anticonvenzionali, sperimentali e con una particolare attenzione per gli scrittori emergenti.

La corrispondenza tra Saviano e Brugnatelli è ripresa nell’elaborato di Simone Del Latte, che nasce come tesi di laurea in Giornalismo e Cultura editoriale. All’epoca Simone non immaginava che il suo lavoro avrebbe suscitato tanto interesse. La sua tesi è strutturata in tre capitoli, trattando nell’ultimo la genesi di due libri: ‘Gomorra’ e ‘Romanzo criminale’. Subito ci si accorge dei contenuti inediti che caratterizzano la sua ricerca e gli viene chiesto di approfondire la storia editoriale di ‘Gomorra’. Scopre che le intromissioni editoriali sul testo di Saviano sono state di basso impatto, poche le alterazioni stilistiche, invariati alcuni termini gergali. Lo sapevate che “inzuppare” non è presente nei vocabolari italiani e che si dovrebbe invece dire “intingere”? Lo sapeva bene la curatrice di ‘Gomorra’, che ha deciso però di non alterare lo stile di Saviano. Stile che mirava a rappresentare la spontaneità del linguaggio e dei personaggi che animano la città di Napoli e della provincia casalese.

Queste ed altre curiosità saranno presentate in coda al seminario sull’editing letterario, dove si affronteranno diversi casi editoriali: la questione sorta attorno al famoso titolo ‘Via col vento’, le correzioni sul testo di Carver e lo stravolgimento del ‘Grande Gatsby’.

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