Accordi

Gabriele Balestrazzi

Amo tanto, ma non tutto, della mia seconda vita universitaria. E in particolare sono allergico al forte carico burocratico che penalizza le riunioni dei docenti, e che i miei colleghi a tempo pieno vivono in modo ancora più intenso di me. Ma ieri mattina credo sia cambiato qualcosa, spero per sempre…

In realtà mi ero accostato un po’ diffidente a quello che la nuova terminologia post-virus definiva un “webinar”: orrendo neologismo per gli incontri forzatamente online e a distanza. E gli appunti scritti e più volte cestinati sul tema “Quale uscita di sicurezza?” mi facevano temere che, almeno a livello personale, non sarebbe stato facile dare qualche messaggio di incoraggiamento e di prospettive concrete ai nostri studenti, splendidi ma anche visibilmente smarriti in queste surreali settimane.

Invece ho riscoperto quello che mi stregò fin dal primo giorno nei corridoi di Italianistica: l’Università come Fabbrica del Sapere. Con una sensazione, che mi sento addosso e che mi pare di avere visto ieri anche nei colleghi: abbiamo certamente tutti qualche certezza in meno, ma abbiamo forse maturato – senza neppure dircelo – la convinzione che rinascere non potrà che passare da Studio e Cultura.

Ascoltare è stato un piacere (e nella pagina facebook del Dusic Comunità in rete trovate qualche pillola dei vari interventi). E poichè a guidarci è stato il collega Luca Sommi, prendo a prestito per il titolo la prima parte del titolo del suo fortunato programma con Scanzi, Accordi&DIsaccordi.

Ieri ci sono stati solo Accordi: nel senso del sentirsi squadra, senza retorica, ma anche in senso…musicale. Gli Accordi per nuovi spartiti che vedano davvero e sempre più insieme docenti e studenti: ieri mi è sembrato proprio così, grazie anche a futuri giornalisti che non sono stati solo ad ascoltare. E proprio a studentesse e studenti, che in questi giorni ho visto postare sui vari social frasi di smarrimento e comprensibili punti interrogativi sul futuro, mi sento di dire che quando ci ritroveremo ai Paolotti fra tante precauzioni e novità avremo forse una sorpresa: ci scopriremo tutti più forti!

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