Così lontane, così vicine: le sorelle di Borgo Sud

Un contenitore per le vostre recensioni. Da oggi Parmasofia sarà anche questo, per consentirvi di cimentarvi con articoli di giornalismo culturale, qui in particolare con la Letteratura, grazie al lavoro della prof. Isotta Piazza. Qui la prima recensione porta la firma di

Annalisa Perricone. E se ci seguirete sulla pagina facebook del Corso di Giornalismo e Cultura editoriale (che ovviamente comprende tutti i nostri curricula) sarete informati su tutte le iniziative e anche sulla possibilità di sfruttare Parmaasofia per il vostro tirocinio. Seguiteci! Questo il link della pagina FB se non siete ancora iscritti.

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Borgo Sud è il quarto romanzo di Donatella Di Pietrantonio, uscito nelle librerie nel novembre del 2020. La scrittrice, dopo la vittoria del David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale, con il bestseller L’Arminuta (2017), ci riporta nella sua terra natia, l’Abruzzo.
Con qualche legame con il precedente romanzo (la cui lettura non è necessaria ai fini della comprensione), Borgo Sud è un racconto sul rapporto fra due sorelle, incredibilmente diverse fra loro ma accomunate dai traumi di un’infanzia povera e severa, che le ha segnate al punto da farle fuggire di casa, alla costante ricerca di una vita diversa.
Nel tentativo di colmare la solitudine che le divora, scelgono entrambe amori mal corrisposti.

La ribelle Adriana, dopo un lungo periodo d’assenza, si presenta in piena notte presso la casa in cui la sorella, voce narrante della storia, vive con il marito Piero, in cerca di rifugio. Tra le braccia ha un bambino, il cui nome ricorda ferite passate e di cui aveva nascosto l’esistenza fino a quel momento. Riguardo a ciò che la tormenti non dà spiegazioni.
Il matrimonio apparentemente sereno della sorella è invece fatto di assenze, menzogne e tentativi di volgere lo sguardo altrove. Sarà proprio Adriana ad aprirle gli occhi sulle fratture del rapporto, con il suo solito modo di fare schietto e l’indole impetuosa che la caratterizzano, trascinandola spesso in situazioni sconvenienti e pericolose che travolgono anche chi la circonda.

Sulla trama pesa poi una telefonata avvenuta anni dopo, che conduce la narratrice a lasciare la città francese dove si è trasferita per ripercorrere le strade del suo passato.
Per chi ama le storie struggenti e cariche di emozioni, Donatella Di Pietrantonio appassiona i lettori con un intenso racconto, capace di trasportare negli ambienti semplici del borgo di marinai di Pescara, fino a far sentire in lontananza il rumore del mare e l’odore del pesce appena pescato.
Annalisa Perricone

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