Esperanto: la speranza di una lingua comune

Elisa Rossanino

L’esperanto nasce per essere “la prima lingua di nessuno e la seconda di tutti”, dalla volontà di Ludwik Lejzer Zamenhof, un medico polacco di origini ebraiche. “Due passi in Esperantujo” è il titolo dell’ultimo libro del professor Davide Astori, linguista dell’Università di Parma, che si interessa da oltre venti anni di esperanto. Il libro viene presentato e discusso in una serie di sei incontri di introduzione all’esperanto e alla sua cultura tenuti dal professore stesso presso la libreria ‘Athenaeum edizioni universitarie’ di borgo Cocconi.

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